Pochi passi sul viale di accesso ed ecco che da dietro quel meraviglioso ulivo mi si presenta “Lei”. Bianca. Di un bianco accecante. La Lamia.
Chi siamo
La storia di Lamia del Riccio nasce cosí
Alla base di tutto ci siamo noi: io e mio marito. Due persone con origini e caratteri completamente diversi, ma uniti dalla voglia di fare sempre qualcosa di nuovo e uniti da una passione comune: per i luoghi, le persone, la buona tavola. Tre elementi, questi, che solo qui in Puglia abbiamo trovato nella loro massima espressione.
Tutto inizia nell'estate del 2018.
Anno abbastanza delicato il 2018: tanti cambiamenti sul fronte lavorativo, la grande voglia di poter conciliare la vita lavorativa con gli impegni familiari, le solite riflessioni sui figli da crescere, e tanti sogni…
Io, donna del Nord, con i piedi molto ben piantati a terra, grande razionalità e zero propensione al rischio. Lui, mio marito, l’esatto opposto: uomo del Sud, sognatore, passionale, sempre pronto a lanciare il cuore oltre l’ostacolo.
È lui che – a mia insaputa, mi porta a visitare Lamia del Riccio… che allora era solo un cantiere in costruzione. E sempre lui mi propone di trasformarla in un qualcosa di nostro. Non mi era chiaro perché mi facesse una tale proposta, e in effetti ricordo di averlo liquidato in modo sbrigativo. Finché non ho varcato per la prima volta quel cancello.
Per dirla alla Joyce, è per me una vera “epifania”: una realizzazione improvvisa, tanto intima quanto sconvolgente.
È come se tutto in quel momento si fosse cancellato. Io, razionale, perennemente indecisa, impaurita da tutto ciò che non conosco, ricordo solo di aver guardato mio marito e di aver capito che quella che all’apparenza poteva sembrare una mera opportunità imprenditoriale, di fatto poteva trasformarsi in un vero e proprio progetto di vita!
Sono stati mesi intensi. Abbiamo lavorato sodo per arrivare fino a qui e abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone speciali che ci hanno aiutato con un cuore e una generosità che solo questa terra, la Puglia, sa offrire.
Ci sono stati momenti di entusiasmo folle e momenti di grande sconforto.
Su tutto è valso sempre quel grande senso di libertà che abbiamo provato varcando per la prima volta il cancello di Lamia del Riccio.
